Tre Cime di Lavaredo: misure per un turismo sostenibile

30 January 2025

I Comuni di Auronzo e della zona delle Tre Cime studiano strategie per ridurre l’impatto dell’overtourism nelle Dolomiti: accessi controllati, prenotazioni obbligatorie e mobilità più ecologica per proteggere il territorio.

Le Tre Cime di Lavaredo, simbolo delle Dolomiti e patrimonio UNESCO, attirano ogni anno migliaia di visitatori, con presenze giornaliere che arrivano fino a 14.000 nei mesi estivi. Tuttavia, l’enorme afflusso turistico sta mettendo a dura prova l’ecosistema locale, generando traffico, sovraffollamento e problemi di gestione ambientale. Per affrontare questa emergenza, le amministrazioni comunali di Auronzo e della zona delle Tre Cime stanno valutando nuove soluzioni per rendere il turismo più sostenibile senza compromettere il valore paesaggistico e culturale dell’area.

Un ecosistema sotto pressione

L’elevato numero di turisti ha portato con sé numerose criticità, tra cui:

  • Congestione stradale: la strada che collega Misurina al Rifugio Auronzo è spesso intasata da lunghe code di auto e autobus.
  • Affollamento dei sentieri: l’esperienza escursionistica viene compromessa dal flusso costante di visitatori, riducendo la qualità della fruizione della natura.
  • Parcheggi fuori controllo: la carenza di aree di sosta regolamentate porta molti turisti a parcheggiare in zone non autorizzate, creando rischi per la sicurezza.

Secondo Martin Rienzner, sindaco di Dobbiaco, è fondamentale intervenire prima che la situazione diventi insostenibile: "Se non regoliamo il flusso turistico, ne risentiranno sia l’ambiente che la qualità dell’esperienza per i visitatori. Dobbiamo trovare un equilibrio tra accoglienza e tutela del paesaggio".

Le proposte per una gestione sostenibile

I Comuni della zona delle Tre Cime stanno studiando diverse soluzioni ispirate a modelli di successo già applicati in altre zone turistiche:

  • Accessi contingentati: seguendo l’esempio del Lago di Braies, si potrebbe introdurre un sistema di prenotazione per limitare il numero di visitatori giornalieri.
  • Aumento delle tariffe: un costo più elevato per l’accesso potrebbe scoraggiare il turismo “mordi e fuggi” e incentivare un soggiorno più lungo e consapevole.
  • Potenziamento dei trasporti pubblici: l’introduzione di un sistema di prenotazione per gli autobus e una riduzione dell’uso delle auto private potrebbero alleggerire la pressione sulle strade.

Il Comune di Auronzo, che gestisce la strada a pedaggio verso le Tre Cime, ha già sperimentato la regolamentazione degli accessi, limitando il numero di veicoli autorizzati a salire. La vicesindaca Daniela Larese Filon ha proposto di rendere obbligatoria la prenotazione per i parcheggi, in modo da garantire un accesso ordinato e ridurre il traffico.

Altre misure in discussione includono la riduzione del numero di autobus provenienti da altre località turistiche come Cortina e Dobbiaco, oltre all’installazione di barriere fisiche per impedire il parcheggio irregolare lungo le strade.

Un futuro più equilibrato per le Dolomiti

Il tema della sostenibilità turistica è ormai una priorità per le amministrazioni locali, che cercano soluzioni per conciliare la necessità di preservare il territorio con l’importanza economica del turismo. Se le nuove misure verranno approvate, potrebbero rappresentare un modello per altre destinazioni alpine, dimostrando che è possibile godere delle meraviglie naturali senza compromettere l’integrità.

Le Tre Cime di Lavaredo continueranno a essere una delle mete più spettacolari delle Dolomiti, ma con una gestione più attenta e responsabile, potranno offrire un’esperienza migliore sia per i visitatori che per l’ambiente.

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