Tramonti di Sotto
Hotel Tramonti di Sotto
Tramonti di Sotto
Tramonti di Sotto è un comune montano della provincia di Pordenone, nel Friuli Venezia Giulia.
Più precisamente, fa parte della Val Tramontina, 50 km a nord di Pordenone, che si suddivide in Tramonti di Sotto, appunto, e Tramonti di Sopra.
L'intero ambiente geografico della Val Tramontina è contraddistinto dalla presenza di numerosi rilievi montuosi, ad esempio Caserine Alte e Monte Dosàip, e parte del territorio del comune di Tramonti di Sopra è compreso nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Dal punto di vista turistico e paesaggistico Tramonti di Sotto si distingue per i suoi panoramici sentieri, lungo i quali compiere piacevoli escursioni, e il lago di Redona, dove si può praticare la pesca sportiva e, quando il livello del lago scende, ammirare le case un tempo abitate far capolino dall'acqua.
Le escursioni sul territorio, generalmente adatte anche a famiglie con bambini, sono possibili al vecchio borgo di Tamàr dove è attivo il bivacco Varnerin, in cui visitare i percorsi dell'acqua (con guida) e la palestra di roccia. Al borgo di Pàlcoda si svolgono escursioni tematiche per gruppi e scuole, con il supporto di personale preparato.
A partire dal 2005 è stato inaugurato il percorso ecomuseale che fa parte dell'offerta turistica promossa dall'Ecomuseo delle Dolomiti Friulane Lis Aganis. Interessante anche la casa Rugo, con portici e logge sovrapposte ad archi, lungo il sentiero in località Vuàr.
Per gli amanti delle vacanze in campeggio in mezzo alla natura incontaminata, a Tramonti di Sotto da segnalare è il campeggio Val Tramontina, vicino al Parco delle Dolomiti Friulane, dove ci si può rilassare tra ricche varietà botaniche e faunistiche. Anche i più sportivi sono accontentati: la zona è infatti meta degli amanti della bicicletta, del parapendio, dell'arrampicata e della pesca.
Dal punto di vista storico-culturale Tramonti di Sotto offre alle visite turistiche le tipiche vecchie borgate e alcuni monumenti e opere d'arte.
Le antiche borgate, (ma anche i vari agglomerati e le case sparse), costituiscono una vera peculiarità nel territorio della valle: oltre 150 unità, nate dalla volontà e dal bisogno degli abitanti di trovare zone d'insediamento adatte al pascolo e all'agricoltura.
Artisticamente degna di nota è la Pieve di Santa Maria Maggiore, edificio sacro della fine del Quattrocento. Qui, nell'antico coro, viene conservato uno dei più interessanti cicli di affreschi della montagna pordenonese, attribuiti a Gianpietro da Spilimbergo e databili agli inizi del XVI secolo.