Costruito nel 2018, il ponte tibetano di Perarolo era stato danneggiato dalla tempesta Vaia. Finalmente a luglio ha riaperto i battenti la nuova attrazione cadorina. Il ponte è visibile dalla strada statale di Alemagna che porta a Cortina e si trova nella zona industriale di Ansogne di Perarolo di Cadore, dopo Ospitale di Cadore e prima di Caralte. Presso la zona industriale c'è un ampio parcheggio con una segnaletica in legno che indica il sentiero natura e la casera Val Montina.
Il ponte interamente realizzato in metallo è lungo 103 metri e ha un’altezza media di 90 metri sulla gola sottostante del torrente Valmontina. Il ponte permette di raggiungere l'area wilderness della Val Montina, la prima e unica area wilderness europea.
Nel 1994 la Val Montina ha ottenuto il riconoscimento internazionale di Area Wilderness: fu la prima ad ottenerlo di tutto l'arco alpino. Un riconoscimento importante dove l'ambiente selvaggio è tutelato e le risorse naturali sono protette.
Perarolo di Cadore
Il piccolo paese di Perarolo di Cadore si trova all'imbocco della Valle del Cadore. Tra le sue vie si possono ammirare la Casa dei Trofei, un palazzo ottocentesco che ospita il Museo del Cidolo e del Legname, e Palazzo Lazzaris, dimora nella quale soggiornarono la Regina Margherita e il Principe di Napoli.
Situato alle pendici dei Monti Zucco, Dubiea e delle Pale di Roda, il paese è frequentato dagli escursionisti e da chi ama passeggiare nella natura.
