Il Passo dello Stelvio, valico automobilistico più alto d'Italia e secondo d'Europa, mette in comunicazione Lombardia, Svizzera e Trentino Alto Adige. Il passo divide le Alpi Retiche occidentali da quelle meridionali ed è compreso all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio. L'omonima strada che lo attraversa collega Bormio e la Valtellina con Trafoi e la Val Venosta.
Il Passo dello Stelvio rappresenta da sempre la meta fondamentale per lo sci estivo, ma soprattutto è una zona molto frequentata dagli amanti di ciclismo e motociclismo.
Il ghiacciaio dello Stelvio, circondato dalle imponenti cime dell'Ortles Cevedale, offre la più estesa area sciistica estiva delle Alpi, con oltre 20 km di piste, da maggio a novembre. Qui, immersi in un maestoso e unico scenario naturale d'alta quota, si possono praticare lo sci alpino, lo snowboard e, da fine giugno a fine novembre, lo sci di fondo. Anche i grandi campioni dello sci italiano e straniero scelgono lo Stelvio per allenarsi e preparare la stagione agonistica.
Per gli appassionati di ciclismo, il Passo dello Stelvio è davvero una meta imperdibile, che risulta da entrambi i versanti italiani impegnativa e affascinante. Ogni anno sulle strade del passo vengono organizzate due gare ciclistiche per amatori: una a inizio luglio sul versante valtellinese con partenza a Bormio; l'altra a metà luglio sul versante altoatesino con partenza a Prato dello Stelvio.
Il Passo dello Stelvio, spesso tappa del Giro d'Italia, si è meritato il nome di Cima Coppi, poiché proprio qui il campione ottenne una delle più importanti vittorie della sua carriera.
Da non dimenticare è il Parco Nazionale dello Stelvio come occasione per indimenticabili escursioni da fare da soli o accompagnati da una guida. La presenza di numerosi ristori, rifugi e bivacchi permette ai turisti di poter godere di questa meravigliosa oasi naturale durante tutto l'anno.
Alcune notizie storiche: fu l'imperatore Francesco I d'Austria agli inizi dell'800 a volere una nuova strada che collegasse la Val Venosta con Milano (allora territorio austriaco) attraverso la Valtellina. Il compito venne affidato a Carlo Donegani, esperto d'ingegneria d'alta montagna, e l'opera fu portata a termine in soli tre anni. Il valico fu teatro di brutali scontri durante la prima guerra mondiale tra italiani e austriaci, trovandosi proprio sul confine italo-austriaco. Per saperne di più il Museo storico "Carlo Donegani" propone tre sezioni: una riservata alla Grande Guerra, una riguardante gli eventi principali che hanno toccato il passo, una dedicata alla realizzazione della strada.
Altitudine: 2.757 metri s.l.m
Stilfser Joch in tedesco
Lunghezza: versante nord-est 24,7 km, versante sud-ovest 22 km