Una gita primaverile per scoprire 5 luoghi sconosciuti nel territorio Trentino. Punti di interesse non ancora segnalati sulle cartine guida. Luoghi che ripercorrono la storia dell’uomo, la storia della natura nel corso di millenni e di come è riuscita a plasmare il territorio trentino.
Canyon dell’Orrido | Trento
Un luogo incantevole appena fuori la città di Trento aperto al pubblico solo da poco tempo. L’Orrido di Ponte Alto è stato recentemente messo in sicurezza per regalare ai cittadini trentini e ai turismi un luogo suggestivo da visitare nel tempo libero. Si tratta di un profondo canyon scavato dalla forza dell’acqua del torrente Fersina nel corso di migliaia di anni. Oltre ad essere un canyon l’Orrido è anche un’opera d’arte naturale con cascate alte oltre 40 metri che creano giochi di luce tra le rocce. Inoltre, nel 1500 furono costruite delle opere idrauliche per evitare delle alluvioni in città. Queste opere ora vengono considerate una delle più antiche opere di sistemazione idraulica d’Europa.
Il canyon trentino è visitabile solamente se accompagnati da una guida (per motivi di sicurezza) ed è collegato con bus extraurbani da Trento, Pergine e con gli autobus urbani del paese di Cognola. Per quelli che si spostano in auto è possibile parcheggiare presso il centro sportivo di Cognola in via Ponte Alto.
Il Monte di Mezzocorona | Piana Rotaliana
Se si è alla ricerca di un posto lontano dalla città e immerso nella natura allora il Monte di Mezzocorona è la soluzione. Sopra l’abitato del paese di Mezzocorona si trova questo monte che mette a disposizione un grande numero di sentieri ed oasi di pace. Per raggiungere la cima le possibilità sono diverse: in soli 3 minuti c’è la Funivia Monte di Mezzocorona a 7 posti, per i più allenati ci sono i sentieri tracciati o in alternativa si può passare la via ferrata del Burrone Giovanelli.
Quello che offre la cima del Monte di Mezzocorona sono sicuramente uno splendido panorama sulla Piana Rotaliana Königsberg, la Valle dell'Adige ed i monti circostanti, passeggiate nei sentieri e le escursioni ad anello in mezzo al bosco ed alla natura.
Per i più piccoli il Monte offre il sentiero che porta al Rifugio Malga Kraun, da dove si prosegue per La Magia del Bosco, ovvero un itinerario permanente che attraversa una galleria a cielo aperto di sculture intagliate nei tronchi e che conduce al monumentale plurisecolare abete bianco, denominato “Candelabro”. In alternativa c’è il Sentiero didattico “delle Confidenze”, un percorso pensato per far apprendere ai bambini il sistema bosco nel suo complesso (flora e fauna) e delle tradizioni del luogo. La partenza di questo sentiero si trova lungo la Strada forestale delle Longhe, che collega l’abitato di Mezzocorona con il Rifugio Malga Kraun.
La forra nascosta del Limarò | Comano Terme
A Stenico, a pochi passi dalle Terme di Comano si trova un luogo conosciuto ancora da pochi amanti della natura: la forra nascosta di Limarò. La forra non è altro che un canyon scavato dall’acqua del fiume Sarca. Nell’escursione alla forra oltre alle sculture naturali si potranno ammirare anche un ponte di pietra e una calchera per la produzione della calce.
Dopo la visita al canyon si può continuare per il Cammino della Natura, un itinerario di 3 ore che dalla forra entra nel bosco per raggiungere il paese di Comano. Il sentiero percorre antiche vie di comunicazione, strade di campagna e sentieri che collegano ad anello luoghi sconosciuti tutti da scoprire.
Parco Fluviale del Torrente Centa | Vigolana
Una bella escursione lungo il Torrente Centra, dove si potranno ammirare dei ruderi, delle cascate e delle distese di ghiaia lungo l’antica strada del Lanzino (strada medievale unica via di collegamento tra Trento e Vicenza). Nella strada che collega Centa San Nicolò a Caldonazzo sono stati installati dei pannelli didattici con la descrizione della fauna, della flora e della storia del luogo. Un percorso nel verde e a stretto contatto con l’acqua del torrente per rivivere la storia dell’uomo e di come ha interagito con il paesaggio circostante. Questa passeggiata didattica – denominata “A spasso ascoltando l’acqua” – ha infatti permesso sia il recupero di manufatti ed edifici storici, testimoni del passato, che la valorizzazione delle bellezze naturali presenti sul territorio trentino.
Valle del Rio Cavallo – Rosspach | Alpe Cimbra
Il Rio Cavallo, nel dialetto cimbro Rosspach, è un torrente dal vivace corso d’acqua che percorre l’omonima valle e che termina il suo corso gettandosi nel fiume Adige.
L’Alpe Cimbra, il Castel Beseno e la Vallagarina sono collegati da un antichissimo sentiero chiamato “sentiero della valle del Rosspach” immerso in una foresta di abeti rossi. La Valle del Rio Cavallo viene definita così per via dei mille salti d’acqua che disegna il torrente lungo il suo corso. Questa sua caratteristica ha permesso all’uomo, con il passare degli anni, di crearci attorno segherie, mulini ed officine idrauliche instaurando uno dei principali centri molitori del Trentino.
Inoltrandosi lungo il sentiero i più fortunati potranno incontrare cervi, caprioli o lepri e, oltre ai colori tipici del bosco di primavera, si potranno notare alcuni degli elementi caratterizzanti del sentiero geomorfologico di Mezzomonte e la foresta alpestre della Gon. Continuando il percorso si incontreranno anche la chiesetta cinquecentesca di San Valentino, il settecentesco paese di Mezzomonte, scorsi sul Castel Beseno, il maso cimbro di Ondertol e il villaggio di Guardia.
I più esperti potranno affrontare il tratto che dal torrente sale a Guardia, la sentinella di Beseno, un villaggio di montagna conosciuto dai trentini come il Paese dipinto. Nei suoi dintorni si trova anche la cascata dell’Hofentol.