La città di Belluno ha origine romana ed ebbe un tempo la sagoma di tipico centro militare, a forma rettangolare, fortificata, difesa naturalmente dal terreno scosceso e dalle acque dell'Ardo e del Piave; più tardi prese la caratteristica forma delle città medioevali, cintate da fossi e mura con le porte massiccie, di cui restano ancora le gloriose artistiche vestigia. In tempi a noi più vicini l'abitato si è espanso verso il suo retroterra e le alture che salgono sulla sinistra del fiume e si presenta oggi in un abbinamento di moderno ed antico.
Tra le interessanti e preziose testimonianze del passato nel campo dell'architettura è degno di nota il Teatro Comunale, opera insigna dell'architetto feltrino Giuseppe Segusini, realizzato negli anni compresi tra il 1833 e il 1835. Segusini applicò nella progettazione la sua concezione dello stile neoclassico: facciata impostata su quattro poderose colonne, reggenti la parte alta dell'edificio come fosse un grande architrave; avanzamento dello zoccolo di base con due leoni, e gradinata poco pronunciata ma che facilita l'approccio all'atrio, con una soluzione che richiama molte ville venete; attico superiore con quattro statue, richiamo settecentesco, pur esso del resto in sintonia con la classicità. Le statue sono state acquistate dai bellunesi presso gli eredi di Antonio Canova.
Al Teatro Comunale di Belluno si svolgono oggi concerti, rappresentazioni teatrali, opere liriche e spettacoli cinematografici.