Luoghi ricchi di magia, i Mercatini di Natale, sono pieni di luce e di atmosfere emozionanti. Per gli amanti della neve e del freddo il periodo natalizio è un momento unico che riempie gli animi di gioia e d’amore. Le piazze delle città e dei paesini di montagna si circondano di casette di legno ricche di prodotti artigianali, idee regalo e di tradizioni gastronomiche.
Da novembre a gennaio, tutte le piazze del Bellunese e Trentino – Alto Adige si addobbano a dovere per accogliere migliaia di persone e regalare loro un Natale secondo la vera tradizione alpina. All’interno delle tipiche casette di legno in cui solitamente sono organizzati si vive un’esperienza unica, sospesa tra storia e folklore.
I mercatini sono una tradizione che si rinnova ogni anno e che sulle Dolomiti assume un sapore tutto particolare. Non solo per i biscotti natalizi, per gli Strudel, per gli Zelten o per gli Spitzbuben, ma per l’atmosfera che si crea nelle piazze di Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno, Sarentino, Lana, Chiusa, Levico, Trento, Arco e Belluno. Come nel ‘400, queste località tornano ad essere mercati che offrono prodotti artigianali in legno, stoffa o ceramica insieme ai vini e agli frutti di una terra ricchissima di cultura.
Realizzazioni artigianali, spesso fatte a mano in loco, che diventano originali idee regalo ma che, soprattutto, danno l’occasione per vivere un momento di relax e tradizione. Un esempio? I bellissimi presepi di Tesero.
Un po’ di storia dei mercatini di Natale
I mercatini di Natale affondano le loro radici nel Medioevo, quando erano strettamente legati alle fiere che si tenevano durante le festività più importanti, come l’Avvento.
I primi esempi, conosciuti allora come mercatini di San Nicola perché organizzati in occasione della ricorrenza del santo, apparvero nel XIV secolo in Germania, Austria e Alsazia. Tra i più antichi, spicca il mercatino di Vienna del 1296: fu il duca Alberto I d'Asburgo a concedere il permesso ai cittadini di allestire un Krippenmarkt. Negli anni successivi, altri mercatini si svilupparono a Monaco di Baviera (1310), Bautzen (1384) e Francoforte (1393).
Uno dei mercatini più celebri e documentati è quello di Dresda, nato nel 1434 e chiamato Striezelmarkt, dal nome di un dolce tradizionale. Nato per rifornire i cittadini di carne per il pranzo di Natale, è un simbolo della tradizione. Con la Riforma protestante del 1517, che ridimensionò il culto dei santi, i mercatini persero il legame con San Nicola e vennero dedicati al Bambino Gesù, assumendo il nome di Christkindlmarkt.
Altri mercatini storici di grande rilievo sono quello di Norimberga, attestato dal 1530, e quello di Strasburgo, inaugurato nel 1570 e noto come Christkindelsmärik, il più antico di Francia.
Al di fuori delle regioni germaniche, la tradizione si diffuse in tempi diversi. In Spagna, il mercatino di Barcellona legato a Santa Lucia risale al 1786, mentre in Italia questa usanza arrivò solo negli anni ’90 del Novecento, con il primo Mercatino di Natale di Bolzano, nato nel 1991. Tuttavia, alcune fonti indicano che a Bologna esistesse già nel XVIII secolo un mercato natalizio legato anch’esso alla festa di Santa Lucia.
Tra gli anni ’80 e ’90 del XX secolo, i mercatini di Natale si diffusero rapidamente in tutta Europa, trasformandosi in un simbolo iconico del periodo natalizio, capaci di richiamare visitatori da ogni dove e di evocare l’atmosfera magica delle feste.