Arabba (Rèba in ladino) è un paese nel cuore delle Dolomiti UNESCO situato a quota 1602 metri sul livello del mare. Il paese, ai piedi del famoso ed imponente massiccio del Sella, si trova all'interno della Valle di Fodom, una delle cinque Valli Ladine. La sua posizione strategica le consente di essere il luogo ideale sia per le vacanze estive che per la settimana bianca sugli sci. Da qui si può partire per diversi Ski Tour all'interno del Comprensorio Dolomiti Superski: il suggestivo giro sciistico del Sellaronda, il Giro della Grande Guerra, il Ghiacciaio della Marmolada e lo Ski Tour Passo Falzarego.
Oltre all'attività outdoor (sci, trekking, MTB, parapendio, motoslitta, ciaspolate, arrampicate, ferrate, ecc) ci sono anche diversi luoghi di cultura e di storia da visitare in questo paese ladino. Eccone alcuni spunti.
8 cosa visitare durante una vacanza ad Arabba
1) Vecchio Mulino di Arabba
Visitabile solo nella stagione estiva e solo esternamente.
È un luogo di memoria, un capolavoro di meccanica povera, ancora perfetto nei suoi ingranaggi, scolpiti in durissimo legno.
2) Castello di Andraz
Visitabile solo nella stagione estiva. Scopri di più.
3) Museo Etnografico Ladino “Storia, usi, costumi e tradizioni” della Gente Ladina
Il Museo Ladino si trova a Livinallongo del Col di Lana (in latino Fodom) ed è stato voluto al fine di preservare e trasmettere alle generazioni future un’antica cultura, con radici profonde nella propria terra. L’esposizione perenne è stata realizzata dall'Union dei Ladins da Fodom con l’obiettivo di tutelare i rapporti tradizione con altri ladini, di sostenere e sviluppare l’economia (agricoltura, artigianato e turismo) della zona dolomitica e di “diffondere e curare il patrimonio della parlata ladina e del folclore”. Al suo interno si trovano 600 documenti fotografici, una biblioteca e una sala per proiezioni di filmati. Si suddivide in quattro sale che trattano di:
1) Organizzazione civile del territorio, il maso chiuso, la gestione comunitaria, le tipologie abitative, l’organizzazione familiare con la struttura patriarcale e i costumi ladini;
2) Informazioni sull'economia agricola, sull'artigianato e sulle attività boschive;
3) Geologia del territorio, alla flora e alla fauna;
4) Storia locale: i tempi del Castello di Andraz, le vicende del cardinale Nicolò Cusano, il primo conflitto mondiale con fulcro a Col di Lana, meglio conosciuto noto come il “Monte di Sangue”.
4) Museo della Prima Guerra Mondiale “Col di Lana Monte di Sangue”
Visitabile solo nella stagione estiva, da luglio ad ottobre.
Si tratta di una mostra fotografica permanente con fotografie fatti dai soldati dei due fronti, un’esposizione di oltre 3000 cimeli e fedeli riproduzioni delle baracche da trincea.
Località al Passo Pordoi presso la partenza della Funivia Sass Pordoi.
5) Chiese e Cappelle del decanato di Livinallongo e decanale di Pieve
I luoghi in questione sono:
- San Giacomo Maggiore Chiesetta Santuario di Corte
- Madonna della Neve Chiesa curaziale di Ornella
- SS. Fabiano, Sebastiano e Rocco Chiesa curaziale di S. Giovanni
- S. Giovanni Battista Chiesa Parrocchiale di Arabba
- SS. Pietro e Paolo Chiesetta al Passo Pordoi
- B.v. Maria, Regina defensionis Cappella del Col di Lana
- S. Sebastiano ai caduti in guerra Chiesa sacrario di Pian di Salesei
- S. Antonio da Padova
6) Cimitero Austro-Germanico della Prima e Seconda Guerra Mondiale
Dal 1959 nei pressi del Passo Pordoi si trova un sacrario germanico in memoria dei caduti austro-tedeschi della Grande Guerra. In questo luogo sacro si trovano le spoglie di 454 caduti dell’esercito tedesco, oltre 8000 di quello austro-ungarico, e quasi 900 soldati appartenuti alla Wehrmacht (esercito tedesco della Seconda Guerra Mondiale).
Lo stile di costruzione del Sacrario ricorda i tipici Tetenburg tedeschi, ovvero le “Fortezze dei morti”. Hanno forma circolare, articolata su tre piani e riproducono una struttura difensiva militare.
Località presso Strada Provinciale SP48 al Passo Pordoi
7) Sacrario Militare ai Pian di Salesei
Presso la località di Pian di Salesei, nel comune dolomitico di Livinallongo del Col di Lana, si trova un Sacrario Militare che prese il posto del già esistente cimitero militare. Questo Sacrario non fu pensato per essere visibile da lontano ma fu costruito con una muratura aperta per ospitare i locali di oltre 600 caduti noti (19 sono di austro-ungarici).
La muratura forma il disegno di una croce, individuabili solo se si sale più in alto rispetto alla struttura. Alla fine della muratura si trova una cappella, testimonianza del vecchio cimitero del 1922. Il Sacrario è proprietà demaniale dello Stato e dipende dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra.
8) Statua di Catarina Lanz
A Pieve di Livinallongo, una delle principali valli ladine dell'area dolomitica, si trova la statua di bronzo di Josef Parchalk, costruita circa un secolo fa, la quale rappresenta Catarina Lanz, ovvero una giovane badiota che secondo la leggenda affrontò i francesi durante la Battaglia di Spinga nel 1797. Ancora oggi è ricordata come figura patriottica tirolese.
Secondo la leggenda, Catarina Lanz, originaria della Val Badia, all'età di 25 anni si trasferì nell'abitato di Spinga di Rio di Pusteria, non distante da Bressanone, perché voleva imparare il tedesco. Nel 1796, durante la guerra della prima coalizione antifrancese, la Contea del Tirolo fu attraversata dalle truppe francesi del generale Joubert. Nell'aprile del 1797 a Bressanone si verificò inoltre uno scontro fra truppe francesi e del Sacro Romano Impero, terminata con una vittoria francese. Sempre nello stesso giorno, uno scontro minore si combatté a Spinga. La leggenda narra quindi che una ragazza avrebbe fronteggiato queste truppe francesi armata con un solo forcone e respinto il nemico. Si dice però che la leggenda, basata su una testimonianza del borgomastro del paese, fosse stata inventata. L’identità di Catarina rimase comunque sconosciuta. Solamente nel 1870 fu identificata come Catarina Lanz e da quell'anno si ebbe la costruzione dell'eroina tirolese. A Livinallongo, dove la Lanz era andata servizio di un prete ad Andraz, venne sepolta con degli onori militari.