Dal rifugio, seguendo in direzione est il comodo e frequentato sentiero 627, ci si dirige presso il vicino Piaz Boè e si prosegue a destra sul sentiero segnato in bianco e rosso. Il sentiero offre una divertente risalita sulle rocce: si superano facili gradini rocciosi e detritici con alcune svolte si perviene sulla vetta del Piz Boè 3152 metri, ove sorge la capanna Fassa: panorama eccezionalmente ampio sulle Dolomiti di Fassa, Gardena e Ampezzo (ore 1.15).
Sul fianco opposto del Piz Boè si scende con il sentiero 638 sui detriti, per raggiungere il modesto intaglio della Foresta dei Cacciatori 3110 metri. Per la cengia attrezzata con cordino si cala (tratto esposto) da una fascia rocciosa, poi si prosegue senza altre difficoltà sui detriti e si perviene al caratteristico Rifugio Boè 2873 metri, sull'Altopiano della Sella vicino al Col Turont (45 min).
Con il sentiero 627 (Alta Via delle Dolomiti n. 2), tagliando il detritico fianco ovest del Piz Boè, si torna comodamente a Forcella Pordoi e all'omonimo rifugio (30 min). Da qui si risale in breve alla stazione a monte della funivia sul Passo Pordoi (15 min), donde a passo Pordoi.
- Punto di partenza: Passo Pordoi 2952 metri
- Punto di arrivo: Passo Pordoi 2952 metri
- Difficoltà: itinerario che si svolge su sentieri oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti), di solito con segnalazioni o a volte su terreni aperti.
- Epoca consigliata: da luglio a settembre
- Accesso: da Passo Pordoi in funivia al Rifugio Maria, sul Sass Pordoi
- Note: Dal Rifugio Boè è consigliabile salire al vicino Col Turont, che offre una indimenticabile vista sulla selvaggia Val Lasties, in direzione ovest.