Partenza: Carve di Mel
Commento: uno degli itinerari più interessanti, intriso com'è di significativi risvolti storici
Percorso:
Dalla piazza di Carve prendiamo la stradina sulla sx (indicazioni per Pellegai), quindi superiamo un ponte ed entriamo nella frazione di Samprogno. Sulla dx stacca una strada in salita, scendiamo brevemente e giunti ad una fontana giriamo a dx percorrendo uno sterrato denominato "Pontera", che ci condurrà a Zelant.Man mano che si sale la vista si apre sulla splendida Val Belluna e sulle estremità meridionali del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Dal piazzale giriamo a dx e quindi, dopo la chiesetta, ancora a dx in leggera discesa su sterrato, seguendo le indicazioni per "Caosa". Raggiunta una stalla teniamo la sx, fino ad un bivio dal quale si stacca, sulla dx, un sentiero che conduce, con alcune ondulazioni, al greto di un torrente. Guadato il torrente, bici in spalla, si sale ripidamente nel bosco fino a pervenire a Praderadego.
Con alcuni secche ma brevi rampe si raggiunge la massima quota di questa prima parte dell'itinerario, quindi, con veloce discesa tra i prati di Costa dell'erba intersechiamo la strada che collega Carve a Praderadego. Svoltiamo a sx e raggiungiamo S. Fermo presso il Passo di Praderadego, ove transita uno dei rami della via militare Claudia Augusta Altinate, che i Romani vollero realizzare nei primi decenni d.C.In corrispondenza della pozza d'acqua ("posa") seguiamo la stradina per Pian Castron e Malga Canidi; al successivo bivio teniamo la dx, cominciando, così, la spettacolare discesa che ci condurrà a Tiago: prestiamo attenzione!
Subito dopo il Castello di Zumelle, che si eleva sulla nostra dx, prendiamo la strada asfaltata a dx, quindi passiamo il ponte e raggiungiamo, con un'ultima fatica, la chiesetta di San Donà. Proseguendo seguiamo le indicazioni per Praderadego, svoltiamo a sx, e dopo aver passato l'abitato di Ponte Valmaor, ritorniamo a Carve, dopo 25 Km dalla partenza.