Il Giro sciistico della Grande Guerra si snoda tra la regioni del Veneto e del Trentino Alto Adige. Fulcro di questo itinerario è il Col di Lana, il monte simbolo della Grande Guerra, dove si possono ammirare numerosi resti di postazioni militari e gallerie come quelle sul Sass de Stria, sul Lagazuoi, sulle Tofane, sulla Marmolada e sul Padon e un panorama grandioso, al cospetto delle più belle cime delle Dolomiti (Civetta, Pelmo, Cinque Torri, Tofane, Fanis, Sella).
Lo skitour della Grande Guerra può essere percorso sia in senso antiorario sia orario e necessita di alcuni trasferimenti in bus. La lunghezza complessiva è di 82,50 km, di cui 31 km con gli sci ai piedi e 32 km in bus. Tutto il giro dura 7/8 ore. Si consiglia di partire presto al mattino e di ritornare prima della chiusura degli impianti. Alleghe è il punto di partenza ideale, ma si può iniziare anche da Corvara in Alta Badia, da Arabba o da Malga Ciapela.
Se si sceglie di partire da Alleghe (1.000 m) si raggiungono dapprima i Piani di Pezzè e poi Col dei Baldi (1.922 m), da cui si gode di un'eccellente vista su Pelmo e Civetta. Da qui si scende brevemente per poi risalire a Col Fioret (2.100 m) e ridiscendere fino a raggiungere l'abitato di Pescul (1.415 m). Da qui lo skibus consente di raggiungere il Rifugio Fedare sul Passo Giau (2.000 m) collegato al Rifugio Averau tramite seggiovia. Dal Rifugio Averau si scende sulle piste delle Cinque Torri, per poi prendere un'altra navetta per il Passo Falzarego. Da qui con funivia si raggiunge il Lagazuoi che, dall'alto dei suoi 2.800 metri, regala una vista mozzafiato su tutte le Dolomiti bellunesi, trentine e altoatesine.
Dal Lagazuoi si discende sulla pista Armentarola, costeggiando il Rifugio Scotoni. A fondovalle, il collegamento con le piste di San Cassiano è garantito da una romantica slitta trainata da cavalli. Si sale al Piz Sorega e per le piste si raggiunge Prà Longià, e successivamente la stazione a valle degli impianti del Cherz.
Dopo l'ascesa al Passo Campolongo si ridiscende, raggiungendo il centro turistico di Arabba. Dalla cittadina si riparte di nuovo verso l'alto, alla volta di Porta Vescovo, si scende al Passo Padon e quindi al Passo Fedaia e a Malga Ciapèla. Qui si attraversa lo stretto canyon dei Serrai di Sottoguda, dall'atmosfera suggestiva grazie alle numerosissime cascate di ghiaccio: all'uscita è possibile ritornare al punto di partenza tramite skibus.