L'attacco della Ferrata si trova a pochi minuti dal Rifugio Carestiato; dopo una breve traversata a sinistra, superato un ponticello sospeso, si intraprende la salita tra mughi e lastroni lisci. La prima parte della salita (poche decine di metri) è tecnicamente uno dei tratti più impegnativi della ferrata. Oltrepassato questo, la parete si inclina e permette di raggiungere senza grosse difficoltà il tratto chiave della Costantini, una traversata ascendente verso sinistra che si snoda su una parete gialla a strapiombo, assicurata solo dal cavo. Superato questo passaggio, è possibile raggiungere la sommità della Pala del Belìa. Salendo ancora, s'incontra un nuovo tratto piuttosto impegnativo, superato il quale le difficoltà diminuiscono leggermente fino ad arrivare alla Cresta delle Masenade (2.740 m).
Da qui, scendendo a nord, si può interrompere la ferrata. La Costantini, invece, prosegue a nord-ovest, verso la Moiazza Sud. Inizia qui uno di tratti più caratteristici della Costantini, la traversata delle Cenge Angelini, che porta all'Alto Van de le Nevere e al bivacco Ghedini (2.600 m). Ora la ferrata piega verso il basso, lungo la sponda occidentale della Val dei Cantoni, fino ad incontrare il sentiero 554, che riporta al Rifugio Carestiato.
Merita una tappa il Rifugio Passo Duran dove si potranno gustare i sapori genuini dei piatti tipici. Il rifugio offre anche ricovero in confortevoli camere. Tutta l'ospitalità in un ambiente molto accogliente!
Quota massima: 2.740 m
Partenza: Rifugio Bruto Carestiato (1.834 m) al Col dei Pass, raggiungibile, per comoda mulattiera, dal Passo Duran.
Punti d'appoggio: Passo Duran (1.601 m)