Il trekking di più giorni lungo l’Alta Via dell’Alta Badia è un itinerario escursionistico ad anello con partenza e arrivo a Corvara che può essere percorso in senso orario o antiorario. Attraversa paesaggi di rara bellezza e diversi tra loro, come i parchi naturali Puez-Odle e Fanes-Senes-Braies, l’imponente gruppo del Sella e i verdi altipiani del Pralongiá, del Gardenaccia e del Fanes. Per gli appassionati di arrampicata sono possibili delle deviazioni attraverso tratti di vie ferrate e arrampicate. Il pernottamento è previsto nei rifugi lungo il percorso, senza scendere a valle.
Dati tecnici
Luogo di partenza/arrivo: Corvara
Lunghezza del percorso: 76 km ca.
Dislivello totale in salita: 5.550 m
Dislivello totale in discesa: 5.010 m
Durata media: 5 - 7 giorni
Difficoltà: facile (con possibilità di ferrate di media difficoltà)
Periodo ideale: metà giugno - fine settembre
Le tappe
I tappa: Corvara – Rifugio Pisciadú (4,5h)
Si sale verso le località Mersa e Costa fino a Colfosco, si prosegue lungo il sentiero n. 650 fino a raggiungere il Col de Frea e l’imbocco della Val Setus. Il ripido canalone porta al rifugio Pisciadú (2585 m).
Variante con ferrata: Brigata Alpina Tridentina al Pisciadú – l’attacco è a circa metà del Passo Gardena.
II tappa: Rifugio Pisciadú – Piz Boé – Rifugio Franz Kostner (5h)
Dal rifugio si scende al lago Pisciadú (2564 m) e si raggiunge la Val de Tita. Si sale fino all’altipiano delle Mëisules. A destra, su sentiero attrezzato, si attornia la vetta montuosa fino al rifugio Boé (2871 m) e si sale su ghiaione fino al Piz Boé (3152 m). Dalla Cresta Strenta si scende al Piz Lech Dlacé (3009 m) e fino al rifugio Franz Kostner (2517 m).
Variante con ferrata: percorrendo il sentiero verso l’altipiano delle Mëisules si raggiunge in 1h la Cima Pisciadú (2985 m). Dal rifugio Franz Kostner la ferrata della parete sud, piuttosto impegnativa, porta al Piz da Lech (2911 m).
III tappa: Rifugio Franz Kostner – Passo Campolongo – Pralongiá – Valparola (6 – 7h)
Dal rifugio Franz Kostner si scende al lago Boé (2255 m) e su sentiero ghiaioso al Passo Campolongo (1875 m). Si sale fino all’altipiano del Pralongiá (2571 m) e tenendosi sul lato nord si attornia il gruppo del Setsas (2571 m) fino al rifugio Valparola (2168 m).
Variante con ferrata: Setsas - piccola deviazione dal percorso (andata e ritorno circa 1h) attraverso il dorso Pizades.
IV tappa: Rifugio Valparola – Piccolo Lagazuoi – Passo di Limo – Rifugio Lavarela (6 - 6,5h)
Poco sotto il passo Valparola (cimitero di guerra) si intraprendono i sentieri n. 18B e n. 20A (a tratti con corda fissa) fino al Piccolo Lagazuoi ed alla funivia Lagazuoi (2778 m). Scesi al Lago Lagazuoi (2182 m) si prosegue a destra salendo alla forcella da Lago e fino ai prati del Fanes. Attraversando il passo di Limo (2172 m) si raggiungono i rifugi Fanes (2060 m) e il Lavarela (2042 m).
V tappa: Rifugio Lavarela – Santa Croce – Ospizio Santa Croce – Badia (5,5 – 6h)
Dal rifugio Lavarela si segue il sentiero n. 7 fino all’incrocio con il sentiero n. 12. Si sale lungo la forcella del Santa Croce (2612 m) e si scende lungo il sentiero con la "Via Crucis" fino alla stazione a monte della seggiovia Santa Croce (1840 m) e a Badia su comodo sentiero tra boschi e prati.
VI tappa: Badia - La Villa – altpiniano del Gardenaccia – Rifugio Puez (5 – 6h)
Da Badia si sale lungo la strada asfaltata fino alla località Ciaminades e fino a La Villa. Si prosegue, sempre in salita lungo il sentiero n. 5, fino al rifugio Gardenacia (2475 m) e alla Forcela de Gardenacia (2558 m) da dove si procede attraverso l'altopiano carsico del Puez fino all’omonimo rifugio (2050 m).
VII tappa: Rifugio Puez – Passo Gardena – Corvara (5h)
Dal rifugio Puez si scende attraverso l’altipiano di Crespëina alla forcella Cir (2469 m) e al passo Gardena. Sul sentiero n. 8, si procede prima sul sentiero a mezza costa e quindi in discesa attraverso la Valle Stella Alpina fino a Colfosco. Da Colfosco si torna a Corvara dalla stradina che passa dai masi Costa e Merscia oppure lungo i sentieri n. 645 e 28 che accostano il fiume che scorre tra Colfosco e Corvara.
N.B. Si consiglia, prima di intraprendere l'itinerario, di informarsi sul meteo e verificare l'apertura dei rifugi e la loro disponibilità.