Imer
Hotel Imer
Imer: Festa del canederlo e vacanze escursionistiche
Imer, nella Valle di Primiero, è il primo paese che si incontra entrando nella gola dello Schenèr. Adagiato sul letto del ruscello Rio San Pietro, è in posizione soleggiata e panoramica sulla strada che porta a San Martino di Castrozza. Da qui si possono ammirare i monti circostanti, le Pale di San Martino, le Vette Feltrine, il Monte Pavione e il Monte Vederna, dove si sviluppano numerose escursioni. Da vedere, la chiesa di San Silvestro. A settembre ospita la conosciuta Festa del Canederlo del Primiero.
Imer è un piccolo paese di montagna. Due le frazioni del comune, Masi e Pontet. Gode di una bella posizione baciata dal sole, anche se in autunno ed in inverno, si trasforma in un paesaggio pittoresco, quasi di fiaba: i monti Vederna e Tasè, infatti, nascondono il sole e Imer si ricopre di una spessa coltre di brina.
I monti che lo circondano invitano a tante escursioni, due sono quelle più caratteristiche: ai piedi del Monte Pavione si trova l'ampio piano dell'Alpe Vederna con numerosi masi usati per l'alpeggio e il riparo del fieno, un rifugio e la chiesetta della Madonna delle Neve. Altra bella escursione è quella che porta sulla cima del Monte Vederna su cui si trova un ampio prato facilmente raggiungibile con strada forestale. A nord del prato è posizionata la croce degli alpini, da dove ammirare l'intera vallata del Primiero.
Da un punto di vista artistico, la chiesa parrocchiale presenta al suo interno un tipico ciborio ligneo trentino, mentre su una rupe dominante la valle proprio sopra al paese si trova l'antichissima chiesa di San Silvestro del '200, meta di pellegrinaggio perché una leggenda narra che qui San Silvestro abbia compiuto un miracolo.
Imer si suddivide in due tronconi: la parte storica si sviluppa nei pressi del ruscello, mentre quella più recente sulla direttiva che porta a San Martino e Passo Rolle. Da sempre, è stato un paese importante per l'intera vallata: un tempo era unito a Canal San Bovo, nell'XI secolo costituiva una delle quattro regole del Primiero, mentre alla fine della Prima Guerra Mondiale aveva la funzione di dogana tra Impero Austro Ungarico e Regno d'Italia.